Quasi tre secoli di storia

LA NASCITA DELL’ACCADEMIA

Nata nel 1727 per iniziativa di un gruppo di intellettuali cortonesi che erano in rapporto con i settori più avanzati della cultura dell’epoca, fin dall’inizio si propose gli scopi dell’approfondimento degli studi archeologici e storici e della discussione della cultura “antiquaria”.

In quasi tre secoli di storia, l’Accademia Etrusca ha vissuto momenti di grande splendore, alternati ad altri di quiete. Si ricordi che per l’intero secolo XVIII, grazie all’attività instancabile dei fratelli Venuti e di altri illustri accademici, l’istituto seppe coordinarsi con i nomi più prestigiosi della storia e della cultura europea , che ne divennero lucumoni o soci; intorno alla metà del sec. XIX, un’ampia sottoscrizione promossa dall’Accademia consentì l’acquisizione del celeberrimo “lampadario etrusco” (in quegli stessi anni entrava a far parte del Museo il dipinto pieno di mistero e di fascino della “Musa Polimnia”); fra la fine del secolo e l’inizio del XX, la storia accademica si identificò con Girolamo Mancini, lo storico più insigne di Cortona, che arricchì la biblioteca di codici di grande importanza: primi fra tutti il famoso “laudario cortonese”. Dopo le vicende della seconda guerra mondiale, l’Accademia Etrusca è tornata ad occupare quella posizione di rilievo che la storia le ha assegnato, evolvendosi verso nuove collaborazioni e sfruttando nuove e moderne tecnologie.

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